L’estate è alle porte e, tra la campagna vaccinale più che avviata e i contagi in calo, cresce il desiderio di andare in vacanza. Con la riapertura degli stabilimenti balneari (nel rispetto delle norme anti-Covid) , gli arrivi dall’estero senza quarantena e la possibilità di spostarsi tra Regioni liberamente, il governo ha impresso un’accelerazione al settore del turismo. Bastano poche regole da rispettare per godersi la tant agognata villeggiatura.
Già nove milioni di italiani pronti a partire – Sono quasi 9 milioni – almeno secondo Swg e Confturismo Confcommercio – i connazionali che hanno gia’ scelto quando e dove andare. Sono invece 16 milioni, tra chi ancora deve decidere e chi sa già che dovrà rinunciare, quelli che mancano all’appello rispetto ai tempi pre-Covid. L’80% dei connazionali resterà in Italia privilegiando mete balneari, ad esempio Puglia e Sardegna, ma anche la Toscana. Tra le mete estere preferite in testa la Spagna, poi Grecia e Francia. Il problema e’ la fortissima concentrazione dei periodi richiesti, soprattutto per quanto riguarda i viaggi di almeno 7 giorni: il 60% degli intervistati li programma tra la seconda meta’ di luglio e agosto mentre settembre e la prima quindicina di luglio insieme non arrivano al 24% delle preferenze.
Spostamenti tra Regioni. In base alle regole in vigore in questo momento gli italiani possono prenotare le vacanze in tranquillità in tutte le Regioni d’Italia: non è prevista alcuna limitazione agli spostamenti lungo la Penisola (né ovviamente se ci si sposta verso una seconda casa). I soli limiti ancora in essere riguardano la mobilità tra territori di colore diverso da quello di provenienza. Ad esempio per spostarsi da una Regione gialla verso una arancione è necessario avere il pass verde nazionale.
Pass verde nazionale. Il pass verde nazionale è una tripla certificazione: tre documenti alternativi tra loro che attestano la negatività ad un tampone (effettuato nelle 48 ore precedenti), il completamento del ciclo vaccinale o la guarigione dal Covid-19. Al momento il pass serve solamente a coloro che hanno intenzione di spostarsi verso Regioni di colore differente dalla propria. Non è invece utile, per ora, per accedere a grandi eventi o locali. Discorso diverso se si arriva dall’estero. Da qualsiasi Paese si voli sono sempre obbligatori tampone e quarantena di 5 o 15 giorni. Fanno eccezione solo i voli da Ue, Regno Unito e Israele per cui basta il test negativo.
L’accesso alle spiagge. La prenotazione non è obbligatoria ma è consigliata e dunque richiesta da moltissimi dei lidi balneari
Ovviamente bisognerà rispettare un protocollo che permetta a tutti di restare insicurezza simile a quello della precdente stagione. Ad esempio ogni ombrellone deve avere a disposizione dieci metri quadri, e deve esserci un
addetto alla sorveglianza delle spiagge libere. Sempre vietati gli sport di gruppo, consentiti invece quelli individuali come i racchettoni.
Prenotazioni e rimborsi. Di norma le compagnie di trasporti, gli albergatori o i tour operator non sono tenuti a rimborsare le prenotazioni in caso di positività del viaggiatore. Lo stesso vale nel caso in cui il turista decida di non partire perché non si sente sicuro ma senza che ci sia alcun divieto imposto dalle autorità. Al contrario, se è la controparte (la struttura ricettiva, ad esempio) a essere costretta ad annullare la prenotazione a causa dell’emergenza sanitaria in corso, il viaggiatore ha diritto a un rimborso, un voucher o un pacchetto sostitutivo. E’ in ogni caso possibile sottoscrivere delle assicurazioni apposite.
Accesso ad alberghi e strutture ricettive. In Italia non è obbligatorio presentare il risultato negativo di un tampone per accedere alle strutture ricettive. Tuttavia, per loro scelta, molti alberghi della hanno deciso di effettuare tamponi gratuiti agli ospiti nel momento in cui si presentano per effettuare il check-in. Nessun obbligo ma solo un servizio in più offerto ai turisti per invogliarli a scegliere quella struttura.Il tampone è invece obbligatorio per coloro che scelgono di passare
le vacanze in crociera. Va effettuato prima di salire a bordo della nave ma spesso le compagnie preferiscono farne un altro a tutti gli ospiti anche a metà del viaggio.
Quarantena non sempre obbligatoria per i viaggi all’estero. Non esiste, neppure in Ue, un protocollo unico: ovunque però è fondamentale presentare un tampone negativo. Così mentre l’Italia da oggi ha eliminato la quarantena per chi arriva dalla Unione, dalla Gran Bretagna e da Israele, non lo hanno fatto Austria,Belgio e Paesi Bassi dove i giorni previsti sono 10 (ma potrebbe cambiare a breve). Anche in Gran Bretagna l’isolamento è di 10 giorni (5 con test negativo effettuato dopo l’arrivo). Non è invece consentito l’accesso (per turismo) agli italiani in Usa, Cina, Canada, Australia Al contrario per altri Paesi, come Spagna e Grecia, basta un tampone negativo e non è prevista la quarantena.
Coprifuoco e discoteche. Per la riapertura delle discoteche non c’è ancora una data. Al momento, con il coprifuoco alle 22 (che con grande probabilità dal prossimo 24 maggio sarà spostato alle 23, o forse a mezzanotte), questo tipo di locali che vivono di vita notturna non potrebbero affatto accogliere clienti. Tuttavia è possibile che, con l’avanzare di vaccinazioni, i contagi siano sotto controllo al punto da poter consentire anche questa riapertura.