Piemontese di Cuneo, 61 anni, laureata in Scienze Politiche all’Università di Torino: la sua carriera politica inizia nel 1995 con Alleanza Nazionale, collaboratrice di Ignazio La Russa
Daniela Garnero Santanchè (ha scelto di conservare il cognome del primo marito Paolo, chirurgo estetico, anche dopo il divorzio), 61 anni, piemontese di Cuneo, laureata in scienze politiche all’Università di Torino, sul proprio profilo Twitter si definisce «Madre, imprenditore, senatore della Repubblica con Fratelli d’Italia».
La sua movimentata carriera politica comincia nel 1995 con Alleanza Nazionale, collaboratrice di Ignazio La Russa. Nel 2001 viene eletta alla Camera, nel 2005 è relatrice dalla Legge finanziaria. Nel 2006 viene rieletta a Montecitorio, sempre con An. L’anno successivo rompe con i vertici e lascia il partito. Nel 2008 è la prima donna a candidarsi a premier con La Destra di Francesco Storace, ma il gruppo non ottiene alcun parlamentare. Poco dopo Daniela Santanchè rompe anche con lui, si dimette da portavoce e fonda il Movimento per l’Italia, alleato con il centrodestra. Nel 2010 entra nel governo Berlusconi come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e nel 2013 è rieletta in Parlamento con il Popolo della Libertà – Forza Italia. Nel 2017 infine aderisce a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che la nomina Portavoce regionale in Lombardia.
I ministri del governo Meloni: l’elenco completo
Come imprenditrice, nel 1983 fonda la sua prima società di marketing. Nel 1990 nasce la «Dani Comunicazione Srl», specializzata in pubbliche relazioni e organizzazione di eventi. Con Flavio Briatore, suo caro amico, apre il Billionaire in Costa Smeralda e poi, sempre in società con l’ex manager di Formula 1, Marcello Lippi e Paolo Brosio inaugura il Twiga Beach Club di Marina di Pietrasanta. Questa estate l’esclusivo stabilimento balneare è stato colpito da una violenta tromba d’aria che lo ha gravemente danneggiato. Ma ha riaperto dopo un solo giorno. «Alla faccia di tutti quelli che festeggiavano, rosicate!», esultò la senatrice in un video autogirato.
Nel 2007 ha fondato la concessionaria di pubblicità Visibilia che gestisce la raccolta pubblicitaria de il Giornale (in precedenza di Libero e Il Riformista). Nel 2014 diventa editore di Ciak, Villegiardini e PC Professionale, nel 2015 di Novella 2000 e Visto. Tra i libri che ha scritto Daniela Santanchè: La donna negata (2006), Le donne violate (2008)e il racconto autobiografico Sono una donna, sono la Santa (2016).