Dopo più di 500 giorni di restrizioni, c’è il via libera in Danimarca. Ad aprile quello danese, era stato il primo Paese in Europa a imporre il certificato digitale per l’ingresso in bar, ristoranti, musei, impianti sportivi e teatri. Ora è il primo dell’Unione europea a revocare tutte le restrizioni nazionali contro il Covid.
Successo della campagna vaccinale – Il provvedimento arriva a seguito del successo della campagna vaccinale. Oltre l’80% dei danesi di età superiore ai 12 anni è stato completamente vaccinato. I contagi quotidiani sono calati: restano attorno alle centinaia, concentrati tra i più giovani, ma non forma non grave. È quanto esprimono anche le parole di Soeren Riis Paludan, professore di virologia all’Università danese di Aarhus, che nega la precocità della decisione : “Non direi che è troppo presto. Abbiamo aperto la porta, ma possiamo chiuderla se necessario”.
L’abolizione delle restrizioni – Dal 14 agosto la mascherina non era più obbligatoria sui mezzi pubblici mentre vige ancora l’obbligo di indossarla all’aeroporto ed è semplicemente consigliata dal medico negli ospedali e nei centri monitoraggio Covid. Mentre dal 1 settembre sono stati riaperti i locali notturni, rimossi i limiti sulle assemblee pubbliche e non è più obbligatorio mostrare il green pass per sedere nei ristoranti o andare allo stadio, nei centri benessere o dal parrucchiere. Ancora fermamente raccomandata, la distanza di sicurezza.
Dunque, Copenaghen ritiene che il Covid non sia più una malattia socialmente critica. Sulla stessa linea d’azione, anche la Svezia che ha annunciato l’abolizione di gran parte delle restrizioni entro il 29 settembre.