“Cambierà tutto” con il passaggio di alcune Regioni in zona bianca e le relative aperture, “ovviamente mantenendo le regole delle linee guida che la Conferenza delle Regioni ha scritto e che verranno concluse in queste ore insieme al Cts per dare al ministro della Salute Roberto Speranza la possibilità di allegare le linee guida alla sua ordinanza”. Lo ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. “Penso che la prudenza” per il passaggio di alcune Regioni in zona bianca “sia stata utilizzata con le linee guida, cioè mantenendo quindi delle regole per tutelare la salute dei cittadini. Detto questo non si può pensare che quando si ha un’incidenza, da me questa settimana pari a 18 casi ogni 100 mila abitanti, bassissima, di continuare a penalizzare attività economiche e soprattutto lavoro, perché sarebbe anche incomprensibile verso i cittadini”. “La battaglia alla pandemia – prosegue Fedriga – la si vince condividendo con la nostra comunità e cercando di remare tutti nella stessa direzione. Quando vengono fatte misure incomprensibili sono anche poco efficaci perché la gente cerca di eluderle non di difendersi vicendevolmente”.
Da oggi 3 regioni in ‘zona bianca’
Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna passano oggi in area bianca. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza e nelle tre regioni non ci sarà più il coprifuoco e potranno riaprire tutte le attività la cui ripartenza era prevista tra il 1 giugno e il 1 luglio: ristoranti e bar al chiuso, matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso. Restano invece sospese le attività delle discoteche e delle sale da ballo.
Green pass per matrimoni anche in zona bianca
Feste di matrimonio con green pass anche in zona bianca. Lo precisa la Conferenza delle Regioni. “Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso,devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell’art.1, comma 14, del decreto-legge 33/2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi di cui all’articolo 9 del dl 52/2021 anche in zona bianca. Il comma 2 dell’art 9 del Dl 65/2021 si limita a stabilire l’anticipazione della possibilità delle feste in zona gialla al 15 giugno, ma restano ferme le modalità di svolgimento indicate nella norma”.
La prova del ponte
Le riaperture sono attese adesso alla prova del primo vero ponte – quello del 2 giugno – con l’Italia intera in movimento, come non accadeva dall’estate scorsa. Milioni di italiani, secondo Federalberghi saranno almeno 9, approfitteranno della festa della repubblica per concedersi qualche giorno di vacanza, anche se le previsioni meteo non promettono bene. Nella stessa situazione di Friuli, Molise e Sardegna si troveranno dal 7 giugno Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che sono alla seconda settimana consecutiva con dati da bianca, mentre dal 14 giugno toccherà a Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e alla province di Trento che in questa settimana hanno per prima volta un’incidenza sotto o uguale a 50 casi ogni 100mila abitanti. In giallo a quella data resteranno dunque solo 7 regioni – Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Sicilia, Toscana e Valle D’Aosta – e le province di Bolzano, che hanno oggi un’incidenza compresa tra i 79 casi della Valle D’Aosta e i 53 della Sicilia. Ma se il calo del virus continuerà ai ritmi delle ultime settimane, dal prossimo monitoraggio anche queste avranno dati za zona bianca e, dunque, lo saranno dal 21 giugno.
Dal 21 giugno l’Italia potrebbe essere tutta ‘bianca’
Con l’arrivo dell’estate, il 21 giugno, l’Italia potrebbe essere tutta ‘bianca’ e nello stesso giorno potrebbe dire addio – almeno all’aperto – all’utilizzo delle mascherine, uno dei simboli di quest’anno e mezzo di pandemia. I dati del monitoraggio settimanale confermano il calo della diffusione del virus e per la prima volta, se mantenuti nelle prossime tre settimane, indicano una data certa nella quale tutto il paese sarà libero dalle restrizioni che da ottobre scorso hanno scandito le giornate degli italiani. L’analisi della cabina di regia è chiara: l’indice di diffusione del contagio – l’Rt, che ormai non conta più ai fini dell”assegnazione dei colori – è a 0,72, in calo rispetto alla settimana scorsa. E soprattutto, dopo mesi l’incidenza è finalmente sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti (è a 47): significa che i sistemi sanitari sono in grado di effettuare un tracciamento efficiente dei casi e dei loro contatti, contenendo così il diffondersi del Covid. Non solo: la pressione sui servizi ospedalieri è ben al di sotto della soglia critica in tutta Italia (14% di posti occupati in area medica e 15% in terapia intensiva) e tutte le regioni hanno un rischio basso.
Con avanzamento vaccinazioni, stop restrizioni
Con l’avanzare della campagna di vaccinazione cadranno le condizioni che hanno portato alle restrizioni e non ci sarà più bisogno dei protocolli di sicurezza per i diversi settori. Lo scrivono le Regioni nella premessa alle nuove linee guida. “Un’elevata adesione alla campagna vaccinale, favorita da adeguata promozione della stessa – si legge – determinerà le condizioni immunitarie di protezione dallo sviluppo di patologia grave e d’infezione sia dei lavoratori sia degli utenti delle attività…contribuendo a evitare che si ripresentino le condizioni che hanno portato alle diverse restrizioni nel corso degli ultimi 15-16 mesi”.
Calabria. 3 comuni in ‘zona rossa’
Per il contenimento della diffusione del Covid-19, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha firmato l’ordinanza n. 31 con cui, a partire da oggi e fino al 6 giugno viene disposta l’applicazione delle misure di area rossa nel Comune di Montemilone, in provincia di Potenza. Il provvedimento è stato adottato sulla base dei dati relativi all’incidenza settimanale dei contagi nella settimana fino al 23 maggio. Fino al 6 giugno, inoltre, sono prorogate le misure previste per la zona rossa nei Comuni di Acerenza (Potenza) e Rotondella (Matera). Con la stessa ordinanza è stata disposta la revoca della zona rossa nel Comune di Rivello dove ora vigono le stesse misure dell’area gialla valide per tutta la Basilicata.