L’ordinanza che aveva messo in zona rossa 36 Comuni con incidenza dei contagi particolarmente alta e tasso di vaccinazione sotto la media non è stata prorogata dopo la sua scadenza.
La Provincia autonoma di Bolzano da lunedì è zona gialla. E l’ultima ordinanza del governatore Arno Kompatscher prevede ulteriori restrizioni. Mentre a livello nazionale il Super Green pass è indispensabile per sedersi al bar o in un ristorante, in Alto Adige questa norma è estesa anche per chi vuole bere qualcosa velocemente al banco. Inoltre per salire in treno o in bus in Alto Adige è obbligatoria la mascherina Ffp2 (oltre al Green pass ’normale’), mentre nel resto del territorio italiano basta la mascherina chirurgica.
Niente più zone rosse
Dopo un anno di pausa forzata intanto però la stagione sciistica è partito molto bene. Si scia ovunque anche perché l’ordinanza che aveva messo in zona rossa 36 Comuni con incidenza dei contagi particolarmente alta e con un tasso di vaccinazione sotto la media non è stata prorogata dopo la sua scadenza.
Green pass necessario per acquistare lo skipass
Per evitare code ai punti vendita lo skipass può essere acquistato e abbinato al Green pass direttamente dal telefonino oppure dal pc. «Abbiamo provveduto a mettere in sicurezza le piste da sci rendendo il green pass necessario per poter attivare lo skipass in tutte le 12 aree sciistiche del consorzio Dolomiti Superki» spiega Daniel Alfreider, vicepresidente della Provincia e assessore alla mobilità, che aggiunge: «È chiaro che non si può confrontare questa stagione turistica con quelle pre-pandemia ma i segnali, malgrado alcune disdette, vanno nella direzione della ripartenza. E il green pass adottato dal governo centrale ci sta aiutando a farlo in sicurezza»
Non a caso il presidente degli albergatori altoatesini, Manfred Pinzger, rivolge un appello agli altoatesini a rispettare le nuove regole «per uscire il prima possibile da questa situazione».
Incognita prenotazioni a Natale
«Attualmente sono aperti 300 dei 450 impianti di Dolomiti Superski e la Sellaronda in entrambe le direzioni. Solo nella giornata di sabato abbiamo registrato circa 50.000 primi accessi e 600.000 passaggi», racconta Marco Pappalardo, direttore marketing di Dolomiti Superski. Sono soprattutto italiani che sfruttano il ponte di Sant’Ambrogio per tornare sulle piste da sci. Restano però le incognite legate all’andamento dei contagi e delle prenotazioni per le vacanze di Natale.
La stretta decisa in autonomia
Da lunedì 6 dicembre (data di entrata in vigore del Super Green pass su tutto il territorio nazionale) l’Alto Adige è in zona gialla. Nella provincia autonoma di Bolzano la stretta era del resto già stata anticipata nei giorni scorsi da un’ordinanza del presidente Arno Kompatscher, che ha introdotto l’obbligo di mascherina all’aperto e di dispositivo di protezione Ffp2 sui mezzi pubblici, nonché la chiusura delle discoteche. Discoteche che in base alla normativa nazionale (il nuovo decreto 172/2021) saranno riaperte, anche se solo ai titolari di green pass “rafforzato” (vaccinati o guariti dal Covid).
Vaccinazioni ripartite, ma Alto Adige resta penultimo
Nei giorni scorsi la campagna vaccinale in Alto Adige finalmente è decollata, con lunghe code davanti agli hub, soprattutto per i booster, ma anche per le primi dosi. Sembra che gli indecisi e gli attendisti si stiano convincendo. Il numero di dosi somministrate la scorsa settimana è aumentato di circa il 60% rispetto a quella precedente (31.334 contro 19.594). Un quadro simile emerge anche per le prime dosi somministrate, che sono passate da 2.639 della scorsa settimana a 4.016 dell’attuale. Per la campagna “L’Alto Adige si vaccina”, in programma da venerdì a domenica, sono finora arrivate 18mila prenotazioni, anche se si tratta soprattutto di booster. E la provincia autonoma di Bolzano resta al penultimo posto in Italia per tasso di vaccinazione (fa peggio solo la Sicilia), con il 79,1% di over 12 immunizzati (a fronte di una media italiana dell’84,8%).
Sprint di vaccinazioni in Trentino
Situazione migliore sul piano delle vaccinazioni nel vicino Trentino. Qui i vaccinati over 12 sono l’85,8% della popolazione. Ma sulla stagione sciistica aleggia ancora un clima di incertezza. «Abbiamo registrato un buon afflusso per il ponte dell’Immacolata – spiega Roberto Failoni, assessore al commercio, sport e turismo della provincia autonoma di Trento – ma le prenotazioni per le vacanze di Natale segnano il passo. Con l’aumento dei contagi prevale un clima di prudenza e attesa. Perciò abbiamo deciso di spingere l’acceleratore sulle vaccinazioni, con una maratona in programma dal 4 all’8 dicembre nel corso della quale puntiamo a 100mila somministrazioni».