La Tunisia guarda avanti con fiducia e, dopo due anni di difficoltà dovuta all’emergenza pandemica, spera di riportare il numero di visitatori e la spesa turistica al 60% dei livelli raggiunti nel 2019, l’anno record per l’industria turistica del Paese.
“Allo stato attuale il livello di prenotazioni è a circa il 50% di quanto raggiunto nello stesso periodo del 2019” ha affermato il ministro del Turismo Mohamed Moez Belhassine, aggiungendo come il Paese sia una destinazione sicura dal Covid. “La revoca delle ultime restrizioni sanitarie – ha sottolineato – consentirà alla Tunisia di posizionarsi sulla stessa linea delle destinazioni concorrenti”.
L’importanza del settore
Il turismo per il Paese rappresenta circa il 14% del Pil e dà da vivere a due milioni di tunisini, circa un sesto della popolazione. Nel 2019 gli italiani ospitati in Tunisia sono stati circa 125mila e, aggiunge l’ente, “anche se oggi è impossibile stilare una previsione sul 2022, siamo ottimisti: è tempo di voltare pagina e le premesse sono positive. Gli eventi, la vitalità della Tunisia e la sua posizione nel bacino mediterraneo, nonché l’ottimo rapporto qualità-prezzo, sapranno rendere ancora più attraente la destinazione e pensiamo possano essere un trampolino di lancio di una meta ideale per il viaggiatore italiano, qualunque sia l’esperienza ricercata”.