Dopo i devastanti incendi che hanno colpito alcune aree della contea, Los Angeles lancia un appello ai turisti affinché non rinuncino ai loro viaggi. Nel frattempo, la Farnesina ha aggiornato le sue raccomandazioni: non consiglia più di riprogrammare le visite per turismo, una misura precedentemente suggerita subito dopo l’emergenza scattata l’8 gennaio.
Le indicazioni del Ministero degli Esteri
Sul portale Viaggiare Sicuri, il Ministero degli Esteri invita alla massima prudenza e raccomanda di seguire scrupolosamente le disposizioni delle autorità locali. Viene inoltre suggerito di monitorare il sito ufficiale Cal Fire per aggiornamenti sugli incendi e di evitare le zone ancora colpite, caratterizzate da una qualità dell’aria e dell’acqua compromessa.
Al momento, un nuovo focolaio, denominato Hughes Fire, si è sviluppato nei pressi del Lago di Castaic, tra le contee di Los Angeles e Ventura, bruciando un’area di quasi 4.000 ettari. Fortunatamente, si tratta di una zona a bassa densità abitativa, diversamente dalle aree colpite dagli incendi di Palisades ed Eaton, ancora attivi. Secondo le autorità locali, non risultano persone o strutture coinvolte nel nuovo incendio, ma permane l’ordine di evacuazione obbligatorio per le zone di Pacific Palisades, Altadena e le aree limitrofe.
Gli operatori turistici invitano a non rinunciare al viaggio
Secondo Visit California, oltre il 98% della contea di Los Angeles non è stato coinvolto dagli incendi. Per questo motivo, molte località turistiche chiedono ai visitatori di non cancellare i loro soggiorni.
“Finché si rimane informati e si seguono le linee guida, non ci sono problemi di sicurezza”, sottolinea l’organizzazione. “Viaggiare in modo responsabile significa essere consapevoli della situazione attuale, evitare le zone colpite e mostrare solidarietà alla comunità locale”.
Le principali attrazioni della città, come la famosa scritta Hollywood, il molo di Santa Monica e gli Universal Studios, restano aperte. Anche Santa Monica non ha subito danni e si dice pronta ad accogliere i turisti:
“Siamo felici di accogliere i visitatori a braccia aperte”, afferma Lauren Salisbury, vicepresidente della comunicazione per Santa Monica Travel & Tourism, in un’intervista rilasciata alla rivista People.
A Pasadena, il Rose Bowl Stadium è stato trasformato in un centro di comando per i soccorritori, mentre molte comunità locali hanno subito danni a causa dell’incendio di Eaton.
“Ora più che mai è fondamentale che i viaggiatori continuino a sostenere le piccole imprese locali”, dichiara Kristin McGrath, direttrice esecutiva di Visit Pasadena.
Anche West Hollywood è stata minacciata dalle fiamme, ma la città continua a dare priorità alla sicurezza dei visitatori, come conferma Eric Parker, direttore di PR & Communications per Visit West Hollywood:
“I nostri hotel e negozi sono aperti e pronti ad accogliervi”.
Il turismo: un’industria da 40 miliardi di dollari
L’arrivo aereo su Los Angeles offre una vista drammatica: dense nuvole di fumo e il bagliore rosso e arancione delle fiamme si mescolano con le luci scintillanti della città. Questo scenario contrasta con le immagini iconiche delle spiagge assolate e dello splendore hollywoodiano, pilastri su cui si basa il successo turistico della metropoli.
Gli incendi hanno colpito proprio mentre la città si stava riprendendo dagli effetti della pandemia. Nel 2023, il turismo ha generato 40,4 miliardi di dollari di ricavi, con 49,1 milioni di visitatori, registrando solo un lieve calo (-3%) rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019. Il settore impiega oltre 540.000 persone e sostiene più di 1.000 imprese locali.
“Siamo molto preoccupati”, dichiara Jackie Filla, presidente e CEO di Hotel Association of Los Angeles, al Los Angeles Times.
“Abbiamo subito un calo immediato delle prenotazioni a breve termine, ma anche le cancellazioni a lungo termine stanno aumentando. Non nella stessa misura, ma è una tendenza allarmante”.
Secondo Adam Burke, presidente e CEO del Los Angeles Tourism & Convention Board (Discover Los Angeles), è ancora presto per stimare le reali conseguenze degli incendi sul settore turistico. Tuttavia, mentre alcune strutture sono ancora chiuse, molte attrazioni – tra cui il Griffith Park, il L.A. Zoo e l’Autry Museum of the American West – hanno già riaperto.
Il settore dell’ospitalità e del turismo è cruciale per la contea di Los Angeles, rappresentando il 13,5% della forza lavoro locale. Ma oltre agli impatti economici immediati, la catastrofe potrebbe anche spingere molti lavoratori a trasferirsi altrove, aggravando ulteriormente la situazione.
Fonte: Los Angeles riparte. Farnesina: “Sì ai viaggi” | L’Agenzia di Viaggi Magazine