Descrizione
Una festa per i sensi. L’India non è forse la nazione più grande del mondo (è “solo” la settima), ma è un subcontinente in tutto e per tutto, paragonabile forse soltanto alla Cina per la densità di popolazione e la varietà di panorami, eppure ancora più intenso per quanto riguarda l’assalto che, appena arrivati, colpisce i cinque sensi: vista, olfatto, gusto, tatto e udito vengono letteralmente stravolti dall’intensità indiana, che si esprime al meglio nelle decorazioni dei templi, nei gusti piccantissimi della cucina speziata, nell’incanto della musica e della danza tradizionale.
Scoperte sacre. Ma l’India è anche un Paese di fortissimi contrasti, dove la povertà più nera si accompagna all’alta tecnologia e al lusso, a volte a distanza di pochi metri l’uno dall’altra. Eppure da nessun’altra parte del mondo le divinità sembrano così vicine. Innumerevoli espressioni di fedi diverse accompagnano la scoperta di questa nazione, a volte in forme che ai nostri occhi occidentali possono apparire insolite e bizzarre, come nelle sculture a tema erotico dei templi di Khajuraho, o nelle abluzioni dei pellegrini tra le acque del Gange a Varanasi.
Tra bellezza e consapevolezza. Una cosa è sicura: dopo aver visto l’India per la prima volta – ma anche quelle successive, perché non ci si abitua mai e gli orizzonti sono davvero vasti – è impossibile tornare a casa senza sentirsi mutati per sempre. Ci sono viaggi che toccano corde di sensibilità e di spiritualità nel profondo, quelle che spesso nella nostra vita di tutti i giorni dimentichiamo di avere, e questo è il caso per chiunque visiti l’India.
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BOSC